COSA FARE?

I nostri denti, contrariamente a quanto possa sembrare, sono tutt’altro che blocchi duri e inanimati! Al loro interno è presente un tessuto vitale che risponde se stimolato: si tratta di un nervo e un vaso sanguigno che insieme costituiscono la cosiddetta polpa dentaria. La polpa è avvolta e protetta all’interno del tessuto duro e compatto del dente, costituito dai cristalli di idrossiapatite, strutturato in due strati diversi: la parte più interna è la dentina, caratterizzata da porosità chiamate tubuli dentinali , e la parte più esterna e visibile che costituisce lo smalto, tessuto più compatto. I tubuli dentinali hanno la funzione di trasmettere gli stimoli fisiologici provenienti dal cavo orale, al centro vitale del dente. Lo smalto, invece, ha la funzione di proteggere il dente e di ridurre gli stimoli isolando i tubuli dentinali.

A volte capita che questo sigillo si riduca o in alcuni casi si perda , per danni a livello dello smalto o del tessuto gengivale, portando ad un aumento della sensibilità dentale: questo è da intendersi come campanello di allarme di un problema a carico degli elementi dentari. Per poter risolvere in modo efficace questo fastidioso problema è necessario individuarne la causa scatenante con una visita in modo da poter rimuovere la causa e rendere più efficace il trattamento desensibilizzante.

Vediamo insieme le possibili cause:

Eccessiva forza nello spazzolamento e/o utilizzo di spazzolini con setole troppo dure

Questa abitudine, ripetuta costantemente nel tempo, va a danneggiare la gengiva che circonda il margine dei denti, ed essa si ritrae, lasciando esposta la radice dentale (che è la parte più sensibile dei nostri denti).

Consumo eccessivo di bevande acide e zuccherate

Sono molto dannose per la salute dello smalto dentale sostanze altamente acide e zuccherate come limone, agrumi in generale, e coca cola. Il loro uso costante e ripetuto nel tempo può creare un effetto ‘corrosivo‘ sulla superficie dentale, rovinandola.

Bruxismo e parafunzioni

Trattasi di un fenomeno sia diurno che notturno caratterizzato da una eccessiva contrazione dei muscoli masticatori: i denti vengono così ripetutamente a contatto, strisciando l’uno sull’altro. L’usura che ne deriva è direttamente proporzionale alla frequenza e alla forza di tale attività e, nei casi più gravi, può arrivare a colpire più del 50% della superficie dentale.

Utilizzo non controllato e frequente di collutori e dentifrici con sostanze sbiancanti

Si tratta di prodotti cosmetici il cui uso frequente può rovinare la struttura cristallina dello smalto, rendendola porosa e friabile e quindi più sensibile

Patologia parodontale

In caso di gengivite e parodontite, la distruzione dell’osso e della gengiva che costituiscono l’apparato di sostegno del dente, determina la diretta esposizione della radice all’ambiente esterno ed i denti risultano così particolarmente sensibili.

Carie e fratture dentali

Sono entrambe situazioni in cui lo smalto dentale non è più integro ma danneggiato ed il dente interessato risponde maggiormente agli stimoli termici.

Gravidanza

Spesso le donne in gravidanza soffrono di sensibilità dentale particolarmente accentuata e ciò è dovuto ad un aumento dei livelli ormonali che caratterizzano la dolce attesa. Gli estrogeni, in particolare, hanno degli effetti specifici nel cavo orale: aumentano il trofismo e il volume gengivale e la composizione chimica della saliva. Pertanto, in tale periodo della vita di una donna, è fortemente consigliato mantenere una buona igiene orale domiciliare ed eseguire visite di controllo dal proprio dentista.


Per concludere…

Se hai uno o più denti sensibili, non trascurare il problema!

È importante eseguire una visita odontoiatrica attenta ed accurata al fine di stabilire le cause della sensibilità dentale, onde evitare il peggioramento della sintomatologia e l‘aggravarsi della patologia che l’ha scatenata. Solo una corretta diagnosi consente di stabilire il percorso terapeutico atto a risolvere questo problema in modo definitivo, intercettando ed eliminando tutte le abitudini sbagliate che molto spesso rappresentano il fattore scatenante della sensibilità dentale, per poi poter procedere con trattamenti protettivi specifici.